mercoledì 24 ottobre 2007

martedì 23 ottobre 2007

giovedì 17 maggio 2007

guardarsi allo specchio

era divertente come Pirandello parlava del guardarsi allo specchio.
questo fatto che nel mentre che ti osservi già non sei più un osservatore oggettivo.
sembra quasi indispensabile questa tendenza a non osservarsi davvero nello specchio.
sisì io a quello lo conosco, mi scoccio mi stare ad analizzarlo parte per parte.
e invece se provi a farlo ti stupirai.
se provi a guradarti come se fossi un tizio qualunque che passa in mezzo alla strada ti farai un effetto molto diverso.
io per prima cosa ho detto: ah!
poi ho provato a cambiare le espressioni facciali. e ho detto: haha.
comunque sicuramente mi sono sembrato molto poco credibile.
sarà per le spalle strette.
o per la faccia.
comunque la gente mi vede e pensa: oibiccàn'

credo molto probabile che se mi incontrassi mi troverei molto antipatico.
ma forse no. però troverei che sono un personaggio strano.
ho la strana sensazione che gli altri siano più credibili come persone.
cioè gli altri sono veri.
mi sa che non sono credibile in questo ruolo, devo chiedere agli sceneggiatori di darsi da fare, inventatevi qualcosa.

che ruolo potrebbero darmi non so. forse potrei fare la statua o l'acqua.
il pubblico vuole più dati.

dati:
a napoli ammazzano, i politici sono indignati, c'è la guerra, il papa, fa caldo, francia a destra.
ceh stancehzza
but wait please, we're uploading your life.

giovedì 26 aprile 2007

Il numero cinque, alle porte di Orione

Il Numero Cinque è alle porte di Orione

il numero 5.
come tutti quelli che hanno almeno una ventina d'anni io ricordo il numero cinque con affetto.
numero cinque infatti non è solo un numero, nè solo una apposizione, ma un vero nome proprio. numero cinque è il nome del robot di corto circuito.
(diversamente da Andrea che è un nome comune di persona).
numero cinque è un nome proprio di idea. e il Numero Cinque è il true name, oltre che l'idea del pe_Rizoma.
tutta la redazione è in visibilio per questa grande uscita editoriale.
infatti il pe_5 è stato stampato in centinaio di migliaia di copie.
potremo così proseguire nella prima missione del pe_Rizoma: divulgare la semiotica e diffonderne la gioia tra grandi e piccini, tra chi la vuole e non vuole, e soprattutto tra chi non se la merita neanche. che commovente ecumenismo semiotico.

due parole sulla nuova vesta grafica che, devo ammetterlo, strizza l'occhio allo stile e finalmente regala leggibilità.
infine vorrei accennare a una svolta tematica che pare sia in atto all'interno del pe_gruppo. si rafforza nel corso dei numeri la corrente surrealista del perizoma. questa svolta comunque non va a danno della graffiante critica di attualità che finora ci ha largamente contraddistinti proprio grazie alla nuova forma presa dal perzioma, una forma che pesa 20 pagine!!

insomma ancora un po' e anche noi potremo far esordire: Donna Semiotica e Semiohealth, il futuro dell'uomo (e della donna) che ama le chiappe, il fitness, e la prova costume ma nonostante ciò non disdegna di interpretare, a manetta.

amichevoli saluti,
a.

giovedì 19 aprile 2007

passato l'esame, gabbato lo blog

come da titolo, peirce è morto, e così questo blog.
che voi possiate ragionare sempre partendo da segni, secondo le modalità dell'inferenza valida.

venerdì 23 marzo 2007

Il Brutto, Il Buono e il Cattivo

Giunti ormai al giro di boa, i nostri, con invidiabile lucidità, si prodigano in massime sulla vita, lo studio, i filetti di maiale irrimediabilmente scongelati.
Una di queste grandi verità riguarda la differenziazione "Brutto vs. Buono" in ogni schematizzazione della conoscenza umana.
Del tipo: ogni pensatore può essere riassunto in una serie di pensieri che considera "brutti, malvagi" e una serie d'altri che invece sono "belli, buoni". Per Deleuze e i Guattari il liscio è Buono lo striato è Brutto. Per Eco gli alberi sono brutti i rizomi buoni. E così via.
Preso questo punto di partenza ogni nuova conoscenza può facilmente essere memorizzata. Con ampi margini di errore, ma comunque memorizzata. E questo è Buono.

venerdì 9 marzo 2007

Ligne de chance, ligne de hanche

il genus generalissimum è un po' il generale deleuziano. il capo cui dire signorsì e a cui arrendersi alla maestà di un inconfutabile Uno. Uno fascistissimo nelle versioni oggettuali come soggettuali. nelle sue espressioni fenomelogiche, strutturaliste, generativiste. il penso deleuziano si pre in inconfondibili facezie dal gusto quasi irresistibile. l'unica cos che può fermarmi dall'abbandono lascivo alla lussuria di questo pensiero selvaggio è il richiamo della natura. ma non indugio sul mio e vado al sodo. nessuna struttura che ponga un albero-mondo da studiare al lanternino, nessuna universalità nè punto di vista antropocentrico, non antropo, ma soprattutto non centrico. nussun centro, nessun punto di riferimento. solo delle linee di durata, continuo fluire di eterogeneità in connessioni multiple e cangianti. il multiplo che acquista tanta più forza nella molteplicità, Le molteplicità. nessuna distinzione tra soggetti e oggetti, animato e inanimato, tutte molteplicità nel rizoma. o palta nella broda. linee direzionanti del divenie line di fuga, linee spezzate, attocigliate, esplosive. in questa fuga piena di ebbrezza nei illimitatezza del asoggettivo, asignificante rifuggiamo immagini di noiosi alberi. nessun compromesso, il ragionevole è buono per uomini di buon senso, e deleuze non era questo, era un uomo d'estro. la passione per il concatenamento che a lui (Loro perché Guattari non è una appendice) concatenamento che a Loro piaceva pensare essere del tutto indipendente dall'intepretazione. il miscuglio dei divenire delle eterogenee molteplicità è asignificante, immanente. e verrebbe da dire che a Loro non interessa sapere che può essere per l'uomo tutto ciò.si fanno solo delle prese di coscienza sul fatto che il piano (perché scegliere il piano che sembra essere vuoto? perché i lcampo ha preminenza ssulle valenze che lo occupano) CHE il piano è, non su COME è. tanta ontologica sicurezza addobbata di metafisico agnosticismo. non so se l'intepretazione è giusta ma. il tra prende velocità e prima o poi ci sottererrà tutti.

Genus generalissimum aiutaci tu.

una piccola citazione per rendere della dimenticanza:
Siate la Pantera rosa, e che i vostri amori siano ancora come la vespa e l'orchidea, il gatto e il babbuino.
(del. guatt. mille piani - rizoma)

consegno il resto alla memoria lunga, conscio che è sempre minata da botole rizomatiche e fili d'erba.

what god taxi driver.